Come cambia lo smart working dopo l’approvazione del dl Riaperture. Ecco tutto quello che sappiamo.
ROMA – Il dl Riaperture è stato approvato e nuove regole dello smart working entreranno in vigore dal prossimo 1° aprile. Vista la situazione dei contagi in aumento, il Governo ha deciso di confermare il lavoro agile fino al 30 giugno e successivamente è previsto il ritorno al 100% e di conseguenza senza il distanziamento.
Naturalmente la misura sarà rivalutata nelle prossime settimane in base anche all’andamento del Covid. Fino a questo momento non c’è nessuna intenzione da parte dell’esecutivo di fare passi indietro e quindi questa misura dovrebbe dire definitivamente addio a luglio.
Il nuovo decreto
Come riportato dal Corriere della Sera, inoltre, il nuovo decreto prevede che per smart working si intende il 30% del tempo passato fuori dall’ufficio. Si tratta di una percentuale che diventerà fondamentale nella seconda parte di questo anno quando si ritornerà a parlare di accordi individuali tra azienda e il singolo dipendenti.
Al di sotto di quella soglia non si parla più di smart working e di conseguenza non c’è bisogno di trovare un’intesa. Non è chiesto se questa cifra sarà confermata oppure si porterà opterà per un cambiamento anche per consentire magari di facilitare gli accordi.
Dal 1° luglio il ritorno alla normalità
Nel mondo del lavoro il ritorno alla normalità è fissato per il 1° luglio. Da quel momento si dirà addio allo smart working straordinario e si ritornerà ad un regime normale anche per quanto riguarda la presenza in ufficio.
Naturalmente i dubbi sono ancora diversi e saranno sciolti solamente a ridosso della scadenza di questo decreto e in base all’andamento del Covid. Vedremo, quindi, quali saranno le decisioni del Governo in questo senso.